Annamaria Colao, Silvano Gallus e Bruno Siciliano sono stati premiati in questa prima edizione I prestigiosi riconoscimenti del Pizza Science Award ai protagonisti della ricerca degli ultimi anni.
Con la scienza si studia anche la pizza Domenico Barbati La ricerca e la scienza per la pizza. Un tema molto trascurato nonostante lo sforzo di decine e decine di studiosi che negli ultimi anni si sono applicati per esplorare tutti gli aspetti del mondo pizza. «Sinora è stato giusto dare risalto alla figura del pizzaiolo dice Francesca Marino, ideatrice del #pizzAwardma adesso è venuto il momento di premiare quelle persone che hanno reso possibile il successo della pizza in Italia e nel Mondo attraverso lo studio e la ricerca Non solo lievitazioni e fermentazioni, ma anche approfondimento sulla gestione delle materie prime nella cottura, l'uso della manualità del pizzaiolo nell'immediato futuro, sulla funzione sociale e antropologica di questo alimento nella Dieta Mediterranea, la sua relazione con la salute di chi la mangia. La scienza e la ricerca sono impegnati a favorire la conoscenza di ogni aspetto di questo mondo in evoluzione e lo scopo del Pizza Science SCIENZIATI A fianco Annamaria Colao premiata dal direttore del Mattino Federico Monga e da Francesca Marino In alto Silvano Gallus e in basso Bruno Siciliano. Award è premiare i protagonisti di questi sforzi di cui si parla ancora molto poco». Ad essere premiati martedì sono stati Annamaria Colao, Silvano Gallus, Bruno Siciliano. Annamaria Colao per l'esperienza didattica pilota in Italia, in quanto titolare della Cattedra Unesco di Educazione alla saluL'APPROFONDIMENTO: DALLA CATTEDRA SUL PATRIMONIO UNESCO AGLI EFFETTI SALUTARI E ALLA ROBOTICA te ed allo sviluppo sostenibile presso l'Università Federico II. Silvano Gallus per la ricerca relativa al rapporto tra il consumo di pizza e la salute che lo ha portato ad ottenere il premio Ig Nobel 2019 per la Medicina Bruno Siciliano per le sue ricerche avanzate sulla introduzione della robotica nel mondo artigianale della pizza. Scienziati, studiosi, ricercatori sono stati dunque protagonisti di questa e delle prossime edizioni per il contributo dato alla conoscenza e al miglioramento di questo prodotto che è l'emblema del made in Italy nel Mondo. Dalla ricerca sulle fermentazioni, gli impasti allo studio del comportamento dei prodotti durante la cottura. Dagli effetti sulla salute dei consumatori alla nutraceutica, per non parlare delle stesse tecniche di lavorazione e della tecnologia dei forni, sino ad un futuro in cui si immagina che un robot possa sostituire perfettamente i movimenti di un pizzaiolo napoletano. Dietro il lavoro artigianale dei pizzaioli c'è tanto sapere e anche tanto studio per cercare di rendere sempre più moderno e attuale questo antico prodotto e un mestiere che si tramandava di padre in figlio e in cui i gesti venivano eseguiti senza neanche sapere perchè. La quarta edizione segna dunque una svolta densa di prospettive per il futuro. Ogni anno tanti pizzaioli vengono premiati nel corso dei concorsi, dei campionati oppure dalla guide specializzate come 50TopPizza, ma nessuno sinora ha acceso i riflettori su quanti lavorano dietro le quinte per migliorare la tecnologia (impastatrici, forni, catena del freddo). Oppure su chi studia per migliorare i prodotti e le stesse condizioni dell'ambiente della pizzeria. L'intuizione di Francesca Marino è dunque quella di portare alla ribalta questo mondo molto interessante e che sta concentrando su di se le giuste risorse finanziarie e culturali in Italia e nel mondo. «Stiamo già lavorando alla prossima edizione conferma Francesca Marino, biologoa nutrizionista e ideatrice di Mysocialrecipe sicuramente creeremo un accademy specializzata che ci aiuterà a fornire le indicazioni giuste». 
Annamaria Colao, Silvano Gallus e Bruno Siciliano sono stati premiati in questa prima edizione I prestigiosi riconoscimenti del Pizza Science Award ai protagonisti della ricerca degli ultimi anni