C’era una volta una terra fertile e generosa, posta sulle antiche pendici del Vesuvio, e c’era una famiglia appassionata dei frutti e della cucina di quella terra…
È così che si potrebbe iniziare a raccontare la storia del ristorante La Lanterna di Somma Vesuviana. Luigi Russo, attuale patron, proviene infatti da una famiglia che già alla fine dell’Ottocento si dedicava alla ristorazione, vendendo vino locale in una cantina del borgo Casamale e gestendo una trattoria a Santa Maria a Castello, da tutti conosciuta come “Da Cecchiello ’a pupatella”, dal nome del fondatore Francesco Saverio Molaro.
Passano gli anni, si avvicendano le generazioni ma la caratteristica de La Lanterna – che solo più tardi si chiamerà così – resta immutata: pietanze tipiche vesuviane cucinate con garbo e con passione.
Arriviamo al 2000 quando Luigi Russo, intellettuale del gusto e discendente di Francesco Molaro da parte di madre, rinnova il locale messo su dalla famiglia negli anni Ottanta, dandogli nuovo impulso per adeguarlo alle esigenze moderne della gastronomia di qualità.
La prima cosa che Luigi fa è una attenta ricerca sulle vocazioni più caratteristiche del territorio di Somma Vesuviana, sulle produzioni locali e sui baratti fra i sommesi, produttori di frutta secca, e i marinai che arrivavano dal nord Europa col pesce conservato. Nasce da questi studi l’idea di una cucina tutta a base di baccalà e stoccafisso, dall’antipasto al dolce, che dà vita a un vero e proprio stile culinario di riconosciuta originalità.
Accanto a Luigi, in questa impresa-viaggio, c’è la moglie Consiglia, “architetto in cucina” che dà struttura e forma ai piatti che insieme elaborano. Non solo: tutti realizzati personalmente da lei sono i dolci che La Lanterna propone a chiusura del pasto.
Luigi, che accoglie i clienti e li introduce nel regno di “sua maestà il baccalà”, si prende cura direttamente della cantina: la carta dei vini è un percorso che attraversa l’Italia e si spinge oltre confine, per dare la possibilità di scegliere il miglior abbinamento possibile. Ai
fornelli la coppia, con tutto lo staff, rielabora i piatti della tradizione sommese e dell’intera fascia vesuviana, usando prodotti scelti del Parco Nazionale del Vesuvio, Presìdi Slow Food a garanzia di tutela della loro biodiversità e altre eccellenze del territorio regionale, come le carni scelte di Mario Carrabs, il macellaio-poeta di Gesualdo.
Come in ogni storia che si rispetti, e come per ogni pranzo che vuol lasciare un buon ricordo, non manca il lieto fine: il conto. Prezzi giusti, sempre in linea con la qualità dei piatti.
Alcune informazioni pratiche per chi vuole venire a trovarci.
Come raggiungerci: da Napoli, imboccare la rampa dell’asse 268 Centro Direzionale-Paesi Vesuviani e seguire l’indicazione per Ottaviano. Uscire a Somma Vesuviana e dirigersi verso il centro:
La Lanterna è nello storico quartiere Casamale.
Parcheggio: di fronte al ristorante c’è un ampio spazio riservato ai clienti.
Coperti: 70 in sala, 40 nel patio pergolato, molto piacevole in estate e nelle giornate più miti.
Menù speciali: a richiesta (e senza sbuffare: siamo sensibili al tema) per celiaci e in caso di particolari intolleranze.
Prenotazione: è consigliata ai numeri
telefono 0818991843 / 333 2963740
Chiusura: il lunedì.