50 anni di attività quelli del Ristorante Pizzeria Catarì, era nella parte alta di Casamicciola, a circa dieci minuti in auto dal centro della città, distrutti in pochi minuti dal terremoto che ha colpito l’isola verde lo scorso agosto.
Il locale era nato nel 1966 dalla passione per la cucina della nonna Catarì, ereditata dalle nipoti Antonella e Caterina Rusciano, pizzaiole che ne custodiscono e tramandano
gli antichi segreti di un impasto famoso per la sua digeribilità, preparando la pizza napoletana “a metro” nel forno a legna. Sapori d’altri tempi ma anche novità, come, ad esempio, la possibilità di preparare e assortire la propria “misura” di pizza a scelta del cliente.
Un locale popolare frequentato per lo più dagli abitanti del luogo e gli ospiti che soggiornano in molti degli alberghi circostanti  in quanto offre cucina casalinga tradizionale.
Possibile gustar anche una buona varietà di pasta, pesce e piatti di carne nel menu. Due le aree da pranzo principali, ed una terrazza all’aperto ideale in estate con la sua copertura ombreggiata.
L’area interna luminosa ed accogliente, grazie anche al personale amichevole.
Antonella, 40 anni, è la pizzaiola della Pizzeria Catarì da 21 anni. Laureata in giurisprudenza, come dicono i suoi clienti fa una pizza a norma di legge! Ha partecipato al #pizzaUnesco con la pizza Marù: pizza con impasto semi-integrale, condita con pesto di noci, fior di latte, una spolverata di Parmigiano Reggiano e olio EVO, cotta in forno a legna, e all’uscita si rifinisce con rucola, fesa di tacchino, scaglie di Parmigiano Reggiano e noce sbriciolata.
Caterina 34 anni, napoletana, lavora da 20 anni come pizzaiola nella pizzeria  ha partecipato con la pizza Soleado: condita con pesto di pomodori semisecchi, datterini gialli, mozzarella, Parmigiano Reggiano, Provolone Auricchio, mandorle a fettine.
Pizzeria Catarì, spazzata via dal terremoto a Ischia dopo 50 anni