A Palazzo Petrucci, un luogo dall’indicibile bellezza, è stata presentata l’iniziativa “Ragù 7su7”, promossa da Luciano Pignataro e MySocialRecipe. L’iniziativa ha coinvolto 40 locali, tra ristoranti stellati e trattorie, che, per un’intera settimana, prepareranno il ragù, seguendo la ricetta classica, ma anche proponendo moderne reinterpretazioni di un piatto, appunto il ragù, che non fa solo parte della nostra gastronomia, ma è il simbolo della storia del nostro popolo. È la prima volta che a Napoli si celebra “o rraù”; la verità è che siamo troppo abituati a dare per scontato le nostre eccezionalità, questi eventi servono a celebrare la tradizione e la semplicità dei nostri piatti. Il ragù è diventato un piatto mitologico, è una ricetta che si è tramandata nel tempo, è il piatto dell’infanzia dei napoletani. Il cibo ha una sua liturgia, una stagionalità, che ormai nel mondo si è persa, ma che è del tutto preservata, invece, nella preparazione del ragù. La cucina povera e semplice, quella delle nostre nonne, è entrata nelle cucine di importanti ristoranti, eventi come questi lo dimostrano più che mai, e servono a rafforzare l’identità di Napoli. La cucina napoletana affonda le sue origini in radici antichissime;la nostra cultura per quanto possa “convertirsi al fast-food”, non potrà mai abbandonare del tutto la sua tradizione. La nostra è la civiltà che ha fatto della propria cucina un’alta forma di arte.
Rosanna D’Alessandro
IL SUCCESSO DELLA GASTRONOMIA E' NELLA TRADIZIONE