Tra i 50 pizzaioli partecipanti alla 2ª edizione di Elementi, tenutasi a Milano il 13 novembre scorso, è emerso il talento del cilentano Paolo De Simone, che ha vinto con una delle storiche pizze di DaZero, la “Fino e Contraffino”. Elementi è una manifestazione itinerante, che dopo Dubai è arrivata a Milano per una gara che ha richiamato pizzaioli da tutt’Italia. É un evento che si fa portavoce di un modello di gastronomia che punta alla qualità. Non può esistere una buona pizza senza gli elementi che la rendono tale, uniti al lavoro di un bravo pizzaiolo.
In gara sono state messe alla prova proprio le tecniche, sensoriali e creative dei pizzaioli attraverso tre test: Il primo sugli impasti crudi: ai pizzaioli è stato richiesto di riconoscere la forza della farina, le ore di lievitazione e la percentuale di idratazione; Il secondo è stato un “Blind taste” sugli impasti cotti, in cui i partecipanti, bendati, hanno dovuto riconoscere la tipologia di ingredienti, assaggiando pomodori, focacce e formaggi. Alla fase finale sono passati solo in 10 pizzaioli, che si sono sfidati in una prova creativa di farcitura e cottura, utilizzando gli ingredienti tra la lista di quelli messi a disposizione. Paolo De Simone è riuscito a conquistare i giurati: il maestro pizzaiolo Renato Bosco, lo chef Edoardo Fumagalli e le giornaliste Sara Bonamini, Luciana Squadrilli e Barbara Guerra.
Durante la prova, De Simone, ha raccontato come la semplicità e l’equilibrio di questa pizza, rappresenti la filosofia di DaZero che punta sempre a proporre prodotti autentici e sani. Il Cilento è una terra ricca di biodiversità che trova nella pizza anche un efficace modo per raccontarsi e proporre, in modo originale, gli stessi principi della Dieta Mediterranea.
E proprio come perfetta rappresentazione della Dieta Mediterranea, la pizza Cilentana ai grani antichi di DaZero ha ricevuto una speciale menzione nella serata di gala tenutasi ieri sera, 14 novembre, a Palazzo Caracciolo a Napoli. #pizzaUnesco contest è un’iniziativa promossa da Mysocialrecipe, in collaborazione con Luciano Pignataro WineBlog, per sostenere la candidatura “dell'Arte dei Pizzaiuoli” a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Unica candidata dalla Commissione nazionale italiana Unesco per il 2016, l’arte della pizza rappresenta da sempre l’Italia e contribuisce alla promozione dell’autentico Made in Italy in tutto il mondo.
La menzione a DaZero è stata assegnata per la sua capacità di rappresentare la Dieta Mediterranea per “Una pizza che racconta un territorio, patria della Dieta mediterranea, attraverso alcuni dei suoi prodotti tipici, ingredienti poverissimi, gli stessi che per secoli hanno sfamato le popolazioni della costa e dell'interno del Cilento. Una pizza che premia e racconta un lavoro di recupero e salvaguardia di colture e culture millenarie, che rischiavano di andare perdute per sempre, proiettandole nel futuro attraverso un veicolo, la pizza, capace di travalicare ogni confine e arrivare a tutti. Una pizza, la Cilentana ai grani antichi di Paolo De Simone, capace di farsi ambasciatrice della Dieta mediterranea nel mondo”.
«È questo un riconoscimento che ci motiva a continuare nel nostro lavoro - ha affermato Carmine Mainenti  - Ci spinge a lavorare con più attenzione per raccontare il nostro Cilento, le sue eccellenze e i produttori che ci aiutano ad offrire una pizza SANA, che sa di Cilento. A presentare la motivazione c’era Valerio Calabrese, direttore del Museo della Dieta Mediterranea  e consegnare la menzione il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista di fama nazionale.
DaZero fa parlare di Cilento al contest Elementi a Milano e al Pizza Unesco Contest 2017 a Napoli