Un contest internazionale lungo un anno, con oltre 232 pizzaioli e 370 pizze da 24 paesi nel mondo, è quello vinto pochi giorni fa da Giuseppe Vitiello che si aggiudica il titolo #pizzaUnesco. La finale della seconda edizione di #pizzaUnesco, il contest ideato da Francesca Marino di Mysocialrecipe, si è svolta a Palazzo Caracciolo, nel cuore di quella Napoli che è culla dell'iniziativa per il riconoscimento dell'arte del pizzaiolo napoletano a Patrimonio Unesco, di cui tra poche settimane si conoscerà l'esito. In un ambiente dove è stata ricreata la Napoli verace, si sono ritrovati molti dei pizzaioli che hanno partecipato al contest per ascoltare il verdetto finale di una giuria altamente qualificata: Enzo Vizzari, Allan Bay, Giorgio Calabrese, Eleonora Cozzella, Fiammetta Fadda e Scott Wiener. Dapprima le menzioni speciali, speciali assegnate dai partner di Mysocialrecipe a: Antonio Troncone per la Verneteca Sannita (menzione rivista Italia a Tavola "La pizza è anche... fitta"); Pasqualino Rossi per la Pizza Natalina (menzione Associazione Italiana Sommelier "Pizza maritata miglior abbinamento vino-pizza"); Fabio Cristiano fondatore della Scuola di Pizzaiolo e mentore di giovani allievi non vedenti per la Pizza Mandolino (menzione Luciano Pignataro Wine Blog "La pizza di tutti"); Stefano Miozzo per la On Air (menzione rivista Ristorazione Italiana "Pizza senza glutine"); Domenico Pentella per la Papillon (menzione Mysocialrecipe "Pizza più letta sul web"); Paolo De Simone per La Cilentana ai grani antichi (menzione Legambiente "Migliore pizza per gli aspetti nutrizionali"); Stefano Cioccari per la Mensa di Enea (menzione Nip Nazionale Italiana Pizzaioli "Migliore pizza funzionale e alternativa"); Giuseppe Vesi per la Fantasia di colori e sapori (menzione La Fiammante "Mi- gliore pizza al pomodoro"); Mauro Autolitano per la Pizza Tiziano bis (menzione Fic Fede- razione Italiana Cuochi "Pizza Chef Migliore pizza per l'originalità degli ingredienti"); Giuseppe Pignalosa per La mia Nerano (menzione Ferrarelle "Migliore pizza per l'impasto"); Francesco Capece per la Marinara dell'Alleanza (menzione Slow Food "Pizza Slow Migliore pizza per la territorialità"). A seguire i nomi dei dieci finalisti, chiamati sul palco da Eleonora Cozzella e Luciano Pignataro: Giovanna Alberti da Sidney (Australia); Gennaro Battiloro da Lucca; Raffaele Bonetta da Napoli, Salvatore Grasso da Napoli; Ciro Iovine da New York; Vincenzo Onnembo da Rotterdam; Francesco Pone da Napoli; Carlo Sammareo da Caserta; Clemente Valentino da Forli; Giuseppe Vitiello da Caserta. "In questa seconda edizione spiega Francesca Marino abbiamo quasi triplicato il numero delle pizze partecipanti rispetto allo scorso anno (chiuso a quota 140) e soprattutto abbiamo incassato l'interesse di tantissimi pizzaioli all'estero, con una quota rosa senza precedenti (28 pizzaiole, di cui 4 straniere). Un risultato che si inorgoglisce e soprattutto ci fa ben sperare per il voto decisivo in Corea del Sud. Ora aggiunge Francesca Marino non ci resta che aspettare, consapevoli che questa finale del contest a Napoli rappresenta una tappa di avvicinamento fondamentale per quello che speriamo diventi il prodotto simbolo del made in Italy riconosciuto dall'agenzia dell'Onu. Dal canto nostro, siamo già a lavoro per organizzare la prossima edizione del concorso, fiduciosi di poter celebrare l'autentica arte del pizzaiolo napoletano anche come new entry della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale
#PIZZAUNESCO Giuseppe Vitiello vince il contest internazionale