I dati: presentate 393 pizze di 232 pizzaioli al lavoro in 24 Paesi dei cinoue continenti Contest #pizzaUnesco, la seconda edizione è da record L'INIZIATIVA Santa Di Salvo Nella fatidica data dell'Il settembre si è chiusa la prima fase web del contest #pizzaUnesco promosso dal sito www.mysocialrecipe.com. Siamo alla seconda edizione e già i numeri parlano del grande successo di questa gara partita a sostegno della candidatura Une sco dell'arte del pizzaiolo napoletano come bene immateriale dell'umanità. Se ne riparla a dicembre a Seul, ma intanto guardiamo con attenzione alla partecipazione oltre ogni aspettativa di pizzaioli da tutto il mondo. Sono ben 24 i paesi da cui sono arrivate le adesioni, 232 i pizzaioli al lavoro, 393 le pizze registrate e 373 quelle messe in gara dalla piattaforma digitale, quasi il triplo rispetto allo scorso anno. Dalla prima edizione, che ha visto l'anno scorso la vittoria di D avide Civitiello con la sua pizza Pomodorosa, il salto di qualità è straordinario, con un incremento del 600% di ogni voce e soprattutto con la carica delle pizzaiole donne, che oggi sono 28, "un segnale già importante e qualificante" dice Francesca Marino, che ha ideato il sito e l'iniziativa. Presso la Camera di Commercio di Napoli la conferenza stampa coordinata da Luciano Pignataro ha introdotto la seconda fase della gara, quella della degustazione che da virtuale diventa reale, che culminerà il prossimo 14 novembre con la fase finale live in cui i dieci pizzaioli finalisti gareggeranno per la vittoria nella seconda edizione. Sette sono i giudici internazionali chiamati a giudicare i 373 in gara: Enzo Vizzari, Allan Bay, Fiammetta Fadda, Giorgio Calabrese, Scott Wiener, Eleonora Cozzella e Tommaso Esposito. La finalissima si terrà nel chiostro di Palazzo Caracciolo in una serata a invito. Diverse le menzioni speciali: migliore pizza per gli aspetti nutrizionali (Legambiente); pizzaslow per la territorialità (Slow Food); pizza più letta sul web (Mysocialrecipe); originalità degli ingredienti (Federazione Italiana Cuochi); abbinamento vino-pizza (Ais); impasto pizza (Ferrarelle); pizza fritta (Italia a Tavola); pizza senza glutine (Ristorazione Italiana); pizza in the world (Luciano Pignataro wine blog); pizza alternativa di Nip Food (Nazionale Italiana Pizzaioli); miglior pizza al pomodoro (La Fiammante). Come ha sottolineato Girolamo Petro ne, commissario della Camera di Commercio, oltre al suo alto valore so cializzante, il piatto italiano più famoso del mondo è un business dal fatturato miliardario, con un giro d'affari in costante crescita. E Francesco Franzese de La Fiammante ricorda che attorno alla pizza oggi gira una econo miavirtuosa che dà lavoro amolti operatori di piccole aziende legate alle produzioni tipiche e di eccellenza. Grazie al contest #pizzaUnesco, con le sue 119mila visualizzazioni, scopriamo che la geografia della pizza riserva molte sorprese. Ci sono gli Stati Uniti e poi la Cina, il Canada e il Giappone tra i più interessati al sito, paesi dove la pizza si sta diffondendo capillarmente ed è diventata tendenza, moda, sinonimo di gusto.
Contest #pizzaUnesco, la seconda edizione è da record